
Monte Lupone
14 marzo 2021
Nella catena dei Monti Lepini
tra la provincia di Roma e quella di Latina.
1378 metri.
Lasciar libere le gambe di saltare, arrampicarsi, scorrazzare lungo pendii scoscesi, tra le ultime foglie d'inverno e i primi boccioli della vicina primavera.
Ultimi respiri incontaminati.
Dalla piana non si vedono le cime dei monti circostanti.
Nebbia e pioggia è il saluto della montagna.
Cavalli e mucche al pascolo non se ne curano.
Da Campo di Segni alla vetta è direttissima la via.
Salendo, un'oscurità segue il passo. Le basse nuvole investono la foresta e tutto ciò che conserva.
Cala il silenzio tra gli alberi, gli occhi sono offuscati.
Intuito ed orientamento – e speranza – muovono i piedi nella giusta direzione.
Una nuova brezza gelida e pura accoglie l'arrivo alla croce. Niente intorno.
Oblio e incertezza.
La vetta. La fine.
Raffiche di vento scacciano il pensiero di restare, l'inverno non è ancora passato.
Per docile via si torna alla piana, scrutati dai cavalli più arditi.
La nebbia conquista l'altitudine liberando le montagne da intrusioni sgradite.
Di nuovo nei campi, sorge il sole. E' il tramonto.