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Tempo

14 maggio 2019

Tic. Tac. Tic. Tac. Tic. Tac.
Corre, scorre. Passa, fugge.
In un attimo è già un ricordo,
un miraggio per chi volge lo sguardo in lontananza,
una saponetta tra mani unte. Inafferrabile.
Chi non sa che farne e chi non ne ha mai abbastanza.
Chiuso in un pendolo a batteria,
lo sorvegliano occhi languidi per contare sogni e rimpianti.
Corre, scorre. Passa, fugge.
Il tam-tam risuona nella giungla scandendo i battiti.
Tic. Tac. Tic. Tac. Tic. Tac.
Nessuno lo ascolta. Nessuno lo vuole ascoltare.
Fermento e frenesia sovrastano ogni altro suono.
Quando la quiete tarda ad arrivare e nell'aria è sempre tempesta.
Naufraghi in mare su navi da crociera.
Corre, scorre. Passa, fugge.
C'era una volta, ma ora non c'è più.
Una macchina in retromarcia ripercorre la storia. Fantastica utopia.
Quel che è stato è stato. Immutabile.
Errori scritti a penna senza gomme che possano cancellarli.
Corse sbagliate su treni sbagliati presi in stazioni sbagliate.
Una foto vive quell'attimo in eterno.
Corre, scorre. Passa, fugge.
Carpe diem. Semmai domani.
Astronavi viaggiano a velocità supersoniche tra le vie della città. Fantascienza.
Quel che sarà non è. Incontrollabile.
Altro inchiostro per le penne e scrivere nuovi errori.
Il capostazione è pronto a fischiare. Un treno è in partenza.
Il flash sta per scattare, il soggetto è in posizione lì davanti.
Tic. Tac. Tic. Tac. Tic. Tac.
Un pesce rosso nuota nell'ampolla: fa sempre lo stesso giro.
La talpa esce dalla sua tana: non vede più in là del suo naso.
Lo starter dà il segnale. Il centometrista non sbaglia la partenza e prova a battere ogni record.
Una diga arresta il flusso del fiume. Ne nasce un laghetto dove sguazzano cigni e anatre.
Nel sogno memorie e speranze si congelano e si fondono insieme.
La sveglia suona. E' ora, adesso, in quest'istante. E' il momento.

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