
Vulcano
Fiamme scendono dal cielo ed incendiano l'atmosfera.
Un odore acre si propaga per miglia infestando spiagge e città.
Il mare ribolle dal sottosuolo impedendo qualsiasi forma di vita.
Tutto intorno è arso. Arido. Nero.
E' con queste allegre premesse che i due escursionisti si avviano verso la vetta del vulcano.
Nemmeno una fogliolina dove poter trovare riparo.
Il sole picchia come una madre inferocita che non riesce a farsi ascoltare dal figlio dispettoso.
800 metri separano dalla vetta. 800 metri di sola salita. 800 metri di sabbia e cenere.
Cenere probabilmente caduta dagli abiti abbrustoliti degli avventori precedenti.
Lungo tutto il cammino si sente ancora l'odore di bruciato. Gli alberelli sono tutti anneriti.
Si ansima dalla fatica, ma la voglia di arrivare vince ogni difficoltà.
Scavalcato l'ultimo avvallamento, il grande cratere si mostra alla vista degli occhi ammirati e sudati.
Una fossa enorme che sembra inerte ma incute timore.
Tutt'intorno brulicano vampate di fumo sulfureo che ad avvicinarsi si tappa il naso.
Di fronte si apre il panorama delle isole Eolie, tutte lì, vicine. Rilassate.
Vulcanello guarda dal basso il suo fratellone, fremente di crescere anche lui un giorno.
Un piccolo giro intorno al cratere per osservarlo da altre angolazioni. Resta sempre imponente.
Poi di corsa giù per un tuffo nelle rinfrescanti acque del mare.
Il sale del sudore si può mischiare adesso con il sale marino. E la pasta è pronta.
La Spiaggia delle Fumarole è un centro benessere naturale.
Bollicine di acqua affiorano dal sottosuolo idromassaggiando i piedi dolenti.
Di fronte ci sono le Sabbie Nere, simbolo dell'isola.
L'acqua cristallina culla dolcemente in attesa della nave per il ritorno al porto.